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MULTIPLI AD ARTE

29 novembre 2019–05 gennaio 2020

MULTIPLI AD ARTE 2019

Il concetto di opera d’arte unica e irripetibile è da tempo superato. L’opera multipla, replicata dall’artista in una quantità limitata di pezzi, firmati e numerati, permette di avvicinare un pubblico più ampio al mondo del collezionismo facilitando la creazione di raffinate collezioni private.

In quest’ottica, oltre a favorire le connessioni tra museo, artisti e collezionisti privati, il progetto MULTIPLI AD ARTE permette di creare delle proficue collaborazioni con le imprese stimolando le aziende ad inserire l’arte nei propri progetti di comunicazione e sviluppo.

Banco BPM, comprendendo il valore culturale del progetto e l’importanza di creare questo circolo virtuoso tra arte e impresa, ha deciso di sostenere MULTIPLI AD ARTE 2019 permettendo così al museo, in collaborazione con l’Associazione Amici del MA*GA, di invitare importanti nomi del panorama artistico italiano a progettare e produrre opere inedite, a tiratura limitata, da proporre a tutti coloro che intendono ampliare o iniziare una prestigiosa collezione d’arte contemporanea.

Gli artisti invitati per l’edizione 2019 sono Arcangelo, Enrica Borghi, Franco Mazzucchelli e Luca Missoni, nomi significativi che hanno collaborato e collaborano tutt’ora con il MA*GA.

Di seguito le quattro opere multiple realizzate dagli artisti e presentate in esclusiva durante la serata organizzata dagli Amici del MA*GA il 29 novembre scorso:

ARCANGELO, Scala Dogon, terracotta e ferro, 18x8x12 cm, tiratura 1/30
Arcangelo è uno degli autori più significativi nel ripensamento delle relazioni tra tradizione e contemporaneità nello scenario artistico italiano. Tra le sue mostre più importanti si ricorda la mostra Toccare la terra, PAC di Milano, 1987; la partecipazione alla XI e XII Quadriennale Nazionale d’Arte a Roma nel 1986 e nel 1996. Inoltre, nel 2015 riceve il premio Bugatti-Segantini alla carriera artistica e partecipa alla mostra collettiva Passaggi con la Fondazione Volume! presso il MAMC, Museo d’Arte Contemporanea di Saint Etienne. Il 23 novembre il MA*GA ha inaugurato una grande mostra dedicata ad Arcangelo Le mie mani toccano la terra.

ENRICA BORGHI, Flower, bottiglie di plastica e acciaio, diametro 12,5x42 cm, tiratura 1/50
Enrica Borghi utilizza materie plastiche, soffermandosi sulle pratiche del riciclo e del riuso dei materiali di consumo. L’artista ha esposto a livello internazionale, al MAMAC Musèe d’art Moderne et Contemporain, Nice, alla Galleria d’Arte Moderna di Torino, al Castello di Rivoli e al Mambo di Bologna. L’opera Architettura di Luce di Enrica Borghi, acquisita nel 2004 per la XX Edizione del Premio Gallarate Z.A.T. Zone Artistiche Temporanee, è stata riallestita dal 22 novembre 2019 presso la sede originaria di Palazzo Minoletti a Gallarate, all’interno di 2000Libri e grazie al contributo del Lions Club Gallarate Seprio.

FRANCO MAZZUCCHELLI, SPIRALE, INIZIO, gonfiabile, 18x18x9 cm, tiratura 1/100
Artista storico cui lo scorso anno il Museo del Novecento di Milano ha dedicato un’importante mostra antologica, è stato tra gli artisti ad aver lavorato per l’inaugurazione del MA*GA con due grandi installazioni in neo propilene all’esterno e all’interno del museo. L’artista è uno tra i più significativi autori che hanno operato sulla scena italiana a partire dagli anni sessanta attraverso l’utilizzo innovativo e scultoreo di materiali plastici.

LUCA MISSONI, MOON 2001, stampa fotografica archiviale a pigmento su carta FineArt, 30x30x5 cm, 12 esemplari in 5 serie
Direttore artistico dell’Archivio Missoni, segue i progetti espositivi e le installazioni delle mostre retrospettive legate al marchio. In qualità di fotografo, parte essenziale della sua ricerca visiva, realizza mostre personali e ha creato installazioni con artisti italiani. All’interno dello spazio dedicato agli Arazzi di Ottavio Missoni, progettato proprio da Luca per gli spazi del MA*GA, è allestita la mostra Moon Atlas, un progetto espositivo dedicato al proprio lavoro fotografico recentemente pubblicato nel volume dall’omonimo titolo edito da Damiani.