01 September 2025–30 June 2026
MANUALE DI IMMAGINARI N.8 2025-2026
Percorsi formativi per scuole di ogni ordine e grado, gruppi di pubblici fragili, docenti ed educatori
Il Museo MA*GA è parte attiva del territorio da oltre sessant’anni e sa accogliere i cambiamenti della società coinvolgendo insegnanti, bambini e bambine, ragazzi e ragazze in percorsi di crescita individuali e collettivi. L’obiettivo del Dipartimento educazione è stimolare uno sguardo critico su ciò che ci circonda, incoraggiare l’espressività e la capacità di raccontarsi, aspetti fondamentali per costruire una personalità consapevole e solida.
Una particolare attenzione è rivolta a chi vive situazioni di fragilità. Tra le sfide più urgenti dell’educazione oggi c’è quella di trovare modi nuovi e inclusivi per avvicinare alla cultura anche chi ha difficoltà fisiche o cognitive. Il MA*GA si impegna attivamente in questa direzione: lo dimostrano la nuova guida accessibile con testi in CAA e in braille, le installazioni sonore, i video in lingua dei segni e tanti altri strumenti pensati per rendere la collezione del
museo più fruibile da tutti e tutte.
Dal 2024 il MA*GA ha anche un nuovo mezzo speciale: l’APEMA*GA, un furgoncino attrezzato per portare l’arte fuori dal
museo e farla vivere direttamente nei parchi, nelle piazze e nelle scuole della città. Un modo per incontrare i più piccoli nei loro spazi quotidiani, offrendo laboratori creativi e momenti di confronto all’aria aperta.
Il programma espositivo per l’anno scolastico 2025/2026 inizia
con la grande mostra, “Kandinsky e l’Italia”. La mostra, nata in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia, mette in luce la centralità dell’opera e del pensiero del maestro russo in relazione alla scena europea e, in particolare,
alla grande stagione dell’astrattismo italiano che si è sviluppata tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta del Novecento.
In linea con le suggestioni offerte dalla mostra, da dicembre ad aprile i percorsi educativi sono pensati per indagare diversi aspetti dell’astrattismo e i suoi stili, ma anche dell’astrazione tout court, ovvero del mondo dei concetti, dei procedimenti mentali, del sogno. Il Dipartimento educazione propone quindi una rilettura inedita e sperimentale delle opere in mostra, esplorando la relazione fra il sogno notturno, l’inconscio e la composizione pittorica astratta.
La primavera sarà infine dedicata all’opera di Paolo Scheggi, in cui tempo, spazio, vuoti e pieni sono metafore di vita e in cui la parola è intesa come forma e potenziale plastico. Da maggio la proposta educativa si concentrerà sulla relazione tra il corpo e lo spazio attraverso diverse tipologie di azioni installative.
Per maggiori informazioni contattare il Dipartimento Educazione al patrimonio e alta formazione scrivendo a didattica@museomaga.it