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Missoni

Ottavio e Rosita story

28 maggio 1995–30 giugno 1995

La mostra

La mostra è un omaggio ai lavori, bozzetti e disegni di Missoni, 
La Civica Galleria, oltre a presentare l'arte di casa Missoni, riporta la storia e la vita di Rosita e Ottavio, fondatori dell'azienda. All'interno della mostra sono esposti capi della linea Missoni e viene percorsa la storia del marchio dalla nascita, passando per i traguardi importanti che la famiglia ha raggiunto nell'arco dell'attività sia artistica che specificatamente dedicata alla moda.

L'artista

Ottavio Missoni, detto Tai, nasce a Ragusa (Dalmazia) nel 1921. Durante infanzia si trasferisce a Zara, studia a Trieste e a Milano. In gioventù entra a far parte della Nazionale Italiana di Atletica leggera. Nel 1947 inizia un’attività di maglieria con Giorgio Oberweger 
Rosita Jelmini nasce a Golasecca, in provincia di Varese, nel 1931. In gioventù studia lingue al Collegio Rosetum di Besozzo e consegue il diploma nel 1948
I due si conoscono a Londra nel 1948 in occasione delle Olimpiadi dove Ottavio partecipava con la Nazionale Italiana di Atletica leggera e Rosita perfezionava la conoscenza della lingua inglese.
I due si sposano nel 1953 e nello stesso anno si stabiliscono a Gallarate dove nel seminterrato dell’abitazione allestiscono un piccolo laboratorio di maglieria. Rosita si occupa di disegnare gli abiti, Tai di portare in giro i campionari e scegliere i tessuti. Tra il 1954 e il 1958 nascono i tre figli; Vittorio, Luca e Angela. 
Dal 1960 i loro abiti iniziano a comparire sulle riviste di moda. La loro prima sfilata avviene nel 1966 al Teatro Gerolamo di Milano e riscuote un notevole successo. L’anno successivo sono presenti per la prima volta alle sfilate di Palazzo Pitti a Firenze dove per via di un problema tecnico Rosita decide di far sfilare le modelle senza niente, addosso solo le maglie, provocando un forte scandalo. Nonostante ciò, la fama di Missoni cresceva sempre più sia tra gli addetti ai lavori che tra la stampa specializzata, tant’è che tra il 1967 e 1968 guadagnano due copertine, su Arianna e su Elle Francia. Dal 1969 arrivano fino agli Stati Uniti: Diana Vreeland spalanca le porte del suo negozio di Bloomingdale’s a New York. 
Dagli anni ’70 si assiste all’esplosione del brand. Nel 1973 a Dallas, i Missoni ricevono il “Neiman Marcus Fashion Award”, il prestigioso premio internazionale per la Moda. Nello stesso anno il “Patchwork Missoni” si trova al Metropolitan Museum of Art di New York e nasce la prima collezione di biancheria per la casa prodotta negli Stati Uniti da Fieldcrest. Nel 1974 abbandonano le sfilate di Firenze per presentare i loro capi solo a Milano. Agli inizi del 1975, su Vogue America, in uno speciale editoriale dal titolo: “I migliori vestiti del mondo” dedicato ai venti maggiori creatori di moda include i Missoni tra i dieci “big guns” europei, cioè fra i designers che più influenzano il modo di vestire. Nel 1979 Milano riconosce a Missoni la medaglia d’oro al valor civile, mentre nel 1983 debuttano al Teatro alla Scala di Milano come costumisti per lo spettacolo “Lucia di Lammermor”. Nel 1988 il Presidente della Repubblica Italiana conferisce a Ottavio l'onorificenza di “Commendatore al Merito della Repubblica Italiana”.
Nel 1992 a Monaco di Baviera ricevono il premio Moda 1992 del Mode Woche, prestigioso riconoscimento “Per il loro contributo all'affermarsi della creatività e Capacità innovativa della moda italiana”.