17 ottobre 1999–14 novembre 1999
La mostra
La Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate presenta per la prima volta in Italia, con la mostra "Da Madì a Madì 1946-1999", una panoramica di questo movimento artistico internazionale, dalla sua nascita in Argentina fino agli ultimi sviluppi.
Il Movimento Madi nasce a Buenos Aires il 3 agosto 1946, in occasione di un’esposizione all’Instituto Francés de Estudios Superiores, quando Carmelo Arden Quin legge il Manifesto Madi, riprendendo quanto pubblicato sulla rivista “Arturo” già nel 1944: “Ninguna expresión, representación, significación. El hombre conquistará el espacio multidimensional. Júbilo. Negación de toda la melancolía. Voluntad constructiva. Comunión. Poesía del contacto social - Nessuna espressione, rappresentazione, significato. L'uomo conquisterà lo spazio multidimensionale. La gioia. Negazione di tutta la malinconia. volontà costruttiva. Comunione. poesia del contatto sociale”.
Tra gli ispiratori e fondatori del movimento Madì, vi sono Carmelo Arden Quin, Gyula Kosice, Edgar Bayley e Rhod Rothfuss, cui si aggiungono intellettuali e artisti come Tomàs Maldonado, Torres Garcia, Vincente Huidobro, Martin Blaszko, Salvador Presta ed altri.
La parola Madì significa MAterialismo DIalettico, proponendo con Materialismo una geometria dove l'oggetto-opera non rappresenta, non esprime, non significa, non è in rapporto con un soggetto, ma è vero in sé, e Dialettico perché descrive in termini empirici lo sviluppo storico del pensiero. Un'arte inventiva, originale, ludica che dall'Argentina ha trasformato Madì in un movimento internazionale con esponenti in Uruguay, Stati Uniti, Giappone, Francia, Spagna, Italia, Belgio e Ungheria.
La prima mostra Madì si tiene a Buenos Aires nel 1946 mentre in Italia solo nel 1955 a Firenze, mostra cui partecipa come unico italiano Salvador Presta. Nel 1984 Presta, definitivamente rientrato in Italia dall'Argentina, costituisce a Genova il Gruppo Madì Italiano cui aderiscono tra gli altri Contemorra, Esposto, Loi, Reali F. Frangi, Rino Sernaglia, Elena Fia Fozzer realizzando importanti esposizioni in gallerie e musei.