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Augusto Garau

Mostra antologica 1983-1997

14 dicembre 1997–01 febbraio 1998

La mostra

L'artista, figura centrale dell’astrattismo italiano, è tra i principali esponenti del Movimento Arte Concreta. Garau si dedica, dopo l’approfondimento delle teorie Gestaltiche, all’analisi dell’immagine, all’organizzazione delle forme nello spazio della superficie pittorica e allo studio del colore.

La mostra di Garau alla GAM presenta l’intero ciclo della sua indagine sulla psicologia del colore. Non è una solo una mostra di arte astratta, ma una mostra di opere che abbinano l’alta qualità, la raffinatezza nell’esecuzione e l’intenso respiro poetico lirico alle intuizioni e rivelazioni dei valori e dei misteri del linguaggio pittorico.

L'artista

Augusto Garau nasce a Bolzano il 1° novembre 1923. Frequenta il liceo artistico e successivamente studia pittura all’Accademia di Brera dove si diploma nel 1946. Nel 1948 partecipa alla fondazione del Movimento Arte Concreta, .
A partire dagli anni Sessanta recupera la lezione dell'astrattismo e la combina con il suo crescente interesse per la psicologia della percezione visiva, assimilata attraverso la teoria della Gestalt. In particolare, gli intensi scambi intellettuali con lo psicologo percettivo tedesco Rudolph Arnheim e lo studioso e artista italiano Gaetano Kanizsa sono cruciali per la sua evoluzione artistica e culturale. In questo periodo, infatti, Garau inizia a dipingere spazi ambigui e forme geometriche modulari frutto delle ricerche scientifiche sulla percezione. Negli anni successivi, la continua ricerca di Garau arriva all'analisi strutturale del colore.
Tra le mostre personali e le collettive si ricordano: Galleria Borromini (Milano, 1948), Galleria Bergamini (Milano, 1952), St. Martin's Gallery (Londra, 1964), Palazzo Venezia (Roma, 1983), la Biennale d'Arte di Venezia (1986).