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IX Giornata del Contemporaneo

Visita Gratuita alla mostra

05 ottobre 2013–05 ottobre 2013

AMACI ha scelto il 5 ottobre 2013 per il grande evento dedicato all’arte contemporanea e al suo pubblico: la Giornata del Contemporaneo, quest’anno alla sua Nona edizione.

Con l’edizione 2013, AMACI si propone di incrementare ancora il numero degli aderenti e di potenziare l’azione locale dell’Associazione e dei Musei associati, al fine di incentivare lo sviluppo del tessuto culturale territoriale.
Porte aperte gratuitamente in ogni angolo del Paese, per presentare artisti e nuove idee attraverso mostre, laboratori, eventi e conferenze. Un programma multiforme che regalerà al grande pubblico un’occasione per vivere da vicino il complesso e vivace mondo dell’arte contemporanea.

In occasione della mostra "E subito riprende il viaggio…Opere dalle collezioni del MA*GA dopo l’incendio" , oltre all'ingresso gratuito alla mostra, il Dipartimento Educativo del MA*GA organizzerà alle ore 16.30 una visita guidata gratuita alla mostra.
La mostra, allestita al Serrone della Villa Reale, presenterà 100 opere di artisti italiani attivi tra il secondo dopoguerra e gli anni Settanta, da Achille Funi a Ennio Morlotti, da Lucio Fontana a Fausto Melotti, da Giacomo Manzù a Bruno Munari ad altri.
La mostra, seconda tappa di un percorso che ha toccato la Triennale di Milano, si pone l’obiettivo di sostenere l’attività del Museo d’Arte di Gallarate (VA), dopo l’incendio dello scorso 14 febbraio, in attesa della riapertura.

L'immagine della IX Giornata del Contemporaneo è realizzata da Marzia Migliora. 

Come riporta il sito di AMACI "lo scatto fotografico, realizzato in situ, ritrae alcune portatrici d’acqua mentre attraversano il Grande Cretto di Alberto Burri a Gibellina. Con questa fila di donne, impegnate in un’azione quotidiana e vitale, Marzia Migliora ha scelto di riprendere e ripetere la rituale solennità di un gesto antico e uguale in tutto il Sud del mondo: trasportare un’anfora sul capo o sulle spalle, percorrendo un paesaggio duro e desolato. L’artista ha voluto come protagoniste della sua azione un gruppo di donne di Gibellina, discendenti di coloro che abitavano le case distrutte dal tragico terremoto del 1968, le cui macerie sono oggi celate e custodite sotto il manto del Grande Cretto di Alberto Burri. La loro presenza va dunque oltre al compimento di una performance, per rinsaldare al contrario il legame profondo ed emotivo con il luogo.

Il titolo Aqua Micans è tratto dal romanzo Locus Solus di Raymond Roussel: è un titolo ispirato alle virtù di quel liquido che lo scrittore francese voleva capace di riportare in vita gli esseri umani. L’acqua, bene comune per eccellenza, diventa nell’immagine di Marzia Migliora elemento di vita, sopravvivenza e salvezza, mentre la figura della portatrice d’acqua si fa simbolo di un atto di cura.

La scelta dell’artista di ambientare l’immagine all’interno del Grande Cretto di Burri, una delle opere d’arte contemporanee più importanti del nostro patrimonio, nasce dal suo significato e dalla sua straordinaria forza espressiva. Il Grande Cretto, che si estende sulle rovine di Gibellina per dieci ettari, appare come un labirinto di fratture sul terreno, un ambiente che rinvia alla siccità come assenza di vita. L’immagine coniuga in sé la forza del monumento alla memoria e la vitalità della produzione artistica in grado di comunicare con intatta potenza anche a distanza di molti anni.

Per la Nona Giornata del Contemporaneo l’artista ha quindi fatto leva sull’equivalenza tra acqua e cultura, necessario nutrimento per l’uomo, e tra portatrici d’acqua e operatori culturali del contemporaneo, portatori a loro volta di un bene prezioso e insostituibile da cui dipende la crescita e il benessere della società. In un’epoca di crisi e di tagli, Aqua Micans introduce una riflessione sul ruolo del museo come istituzione preposta a conservare e tutelare l’esistente e allo stesso tempo a stimolare la produzione e il ripensamento del nuovo, creando un ponte ideale tra il presente e il nostro passato storico-artistico, attraverso cui costruire una proiezione futura positiva".