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CAMERA

14 ottobre 2022–16 ottobre 2022

Il Museo MA*GA presenta ad Art Verona 2022 una selezione di opere video dalla propria collezione permanente, nell’ambito del progetto CAMERA collezioni video a cura di Jessica Bianchera e Marta Ferretti e in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Verona e Università degli Studi di Verona. Collezionare video, e collezionare in generale, può assumere un significato molteplice, in grado di definire un ampio e articolato campo di modalità, realtà, individualità e collettivismi, sia di carattere privato che pubblico.
All’interno degli spazi di Arte Verona CAMERA Collezioni video presenta alcune opere emblematiche della collezione del Museo MAGA e dalla collezione Isabelle and Jean-Conrad Lemaître.

I lavori selezionati dalla collezione del MA*GA per CAMERA rappresentano una delle possibili narrazioni della collezione, nel tentativo di mettere in luce risorse, affinità e strategie che il Museo ha articolato nel tempo per costruire un dialogo con i suoi molteplici pubblici e per rispondere alle esigenze di testimoniare lo sviluppo e il cambiamento delle immagini in movimento.
Video in mostra: Mandir. Capitolo II di Vashish Soobah (2022); About Mirages and Stolen Stones di Natália Trejbalová (2020); How to Customise Yourself di Corinne Mazzoli (2021); Un film può diventare un pettine di Jacopo Rinaldi (2021); Index di Francesco Bertocco (2016); Wishes of a G di Invernomuto (2014); View from the window at Le Gras di Riccardo Arena (2012).

In programma anche l’incontro aperto al pubblico:

Venerdì 14 ottobre 2022 ore 11.30
Vittoria Broggini e Riccardo Arena in Dialoghi di estetica e riflessioni visive.
Accademia Belle Arti di Verona, Aula Magna, via Montanari 5, Verona

Il dialogo aperto tra Vittoria Broggini e Riccardo Arena approfondirà la poetica dell’artista, analizzandone l’opera e in particolare la sperimentazione del linguaggio video. La pratica artistica di Arena è una continua indagine dei rapporti più sottili tra cultura, psiche e paesaggio. Nel suo processo creativo l’esperienza fisica del viaggio coincide con la ricerca diretta: la scoperta e lo studio dei materiali raccolti fungono da principio per lo sviluppo di riflessioni visive, mappe e paesaggi come campi di forze combinatorie che eccedono il segno, intrecci di corrispondenze significative e narrazioni articolate. Arena attraversa e sperimenta l”Immaginazione creatrice” lasciando aperta la formalizzazione estetica dell’opera che di volta in volta è film, libro, installazione, seminario, workshop.