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COSTRUZIONE

Gianni Monnet

1946

Tecnica

Dipinto
Materiale

Olio su tela
Misure

90 x 80 cm
Provenienza

Opera donata da Nellina Manzoni Monnet nel 1987
N. Inventario

522

Artista e architetto, Gianni Monnet arriva a Milano per la prima volta nel 1946. L’impatto con la fervente vitalità cittadina, alle prese con i primi progetti di ricostruzione, è di profonda ispirazione per la composizione di Costruzione. La pittura di Monnet in questa fase si trova in bilico tra figurazione e astrazione. Infatti pur essendo ancora riconoscibili alcuni elementi formali che ricordano strade o palazzi, l’insieme della composizione assume forti connotazioni astrattiste, dove vediamo l’alternarsi di forme geometriche con elementi più liberi e fluidi. Interessante in questo senso risulta l’osservazione della struttura posta nella parte centrale della tela che sembra smorzare e ridefinire la netta frattura tra elementi verticali nella fascia alta del quadro e orizzontali in quella bassa. Questa composizione morbida e fluida caratterizzerà poi tutta la produzione MAC di Monnet, mai rigorosamente concretista ma aperta a una libertà compositiva e formale più fantasiosa. Libertà questa che, a partire dagli anni cinquanta, verrà contaminata dalla formazione dell’artista in ambito architettonico, e porterà Monnet verso una ricerca più grafica e geometrica. Infatti, in linea con le posizione estetiche del MAC, l’artista si muove sempre più verso una definizione teorica (e pratica) di commistione tra le arti. La vita di Monnet, interrottasi improvvisamente nel 1958, è stata segnata da un forte sostegno al Movimento Arte Concreta, di cui fu fondatore e segretario nel 1957. Significativo poi il fatto che pochi mesi dopo la sua morte (maggio 1958), il movimento stesso venga sciolto.
Costruzione fu donata al museo nel 1987 da Nellina Manzoni, vedova di Gianni Monnet, per arricchire il fondo MAC del museo che all’epoca non conservava alcuna opera del maestro. (AC)
 

Costruzione