IL MONDO DI PRIMA

Sette portaritratti, allestiti in ordine sparso su un tavolo d’epoca, ed uno appoggiato ad una sedia, presentano dei fotomontaggi che vedono protagonista l’autore da bambino in circostanze immaginarie: nell’atelier di Henri Matisse, sul palco di un teatro, in ambienti museali o in dialogo con un nudo femminile. La disposizione casuale dei portaritratti suggerisce un’”assemblea” di figure di provenienza ed epoche diverse, che si contrappone alla dimensione domestica del tavolo e al registro intimo dei propri ritratti d’infanzia. Come in un fotoreportage immaginario, l’artista di oggi si ritrae in ambienti prediletti appartenenti ad epoche passate, intersecando, con un gioco di scarti temporali, le “previsioni al passato” dell’artista di oggi con le “promesse di futuro” del bambino di ieri.