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Gianni Dessì

1995

Tecnica

Dipinto
Materiale

Olio su tavola
Misure

50 x 34 cm
Provenienza

Opera donata dal Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate nel 1996
N. Inventario

733

Gianni Dessì è uno dei protagonisti dell’Officina San Lorenzo, un’esperienza cominciata alla metà degli anni settanta, a Roma, nel quartiere di San Lorenzo dove, assieme ad altri giovani artisti – Ceccobelli, Gallo, Nunzio, Pizzi Cannella e Tirelli – prese vita uno spazio di lavoro comune nella fabbrica dismessa del Pastificio Cerere.
Questo spazio condiviso significherà non solo un luogo fisico di ritrovo e confronto per gli artisti ma anche lo sviluppo di un pensiero comune sugli orizzonti del fare arte. Comune a tutti è la volontà di fare della pittura un’esperienza della mente, mossa da una ricerca astratta destinata a essere recepita e articolata dall’immaginazione.
Nell’opera che state osservando l’artificio pittorico, questa forma ambigua, piana, ma con facoltà di tridimensione è certamente astratta ma connotata come un personaggio mistico, fatto di puro colore. Una geometria particolare, un rombo, forma neoplatonica riferita all’idea di vita, orientata contemporaneamente al regno delle cose alte e a quello delle cose basse. Una losanga generativa, che appare nel centro del quadro, è punto nevralgico delle tensioni di ogni opera in cui il colore risolve ogni cosa: la forma, il corpo, la materia, la sensazione tattile, il suo essere nello spazio. La forma coincide infatti con la pittura e, dove essa non c’è, compare un fondo crudo e non trattato.
L’opera ci conferma la riflessione dell’artista su una pittura autonoma che possieda una sua energia vitale: un’opera non fatta di colore puramente emotivo e non esente da forma, pur essendo questa non descrittiva ma piuttosto un ulteriore tramite di visione e conoscenza. Il lavoro di questo artista e il suo modo di operare risentono fortemente del clima della fine degli anni settanta, un clima di discussione e consapevolezza, in cui all’arte erano richiesti impegno civile e capacità di analisi, partecipazione fattiva e potenza ideologica. Così Dessì sarà coinvolto tanto in collettivi politici quanto nella ricerca del teatro sperimentale quale La Gaia Scienza. (FMC)

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