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Bodini

Mostra antologica

24 marzo 1985–14 aprile 1985

La mostra

Nei primi mesi del 1985 il museo si concentra su una mostra antologica dedicata a Floriano Bodini. Guardando le opere di ogni suo periodo non si fatica a scorgervi il nucleo centrale: l’‘‘essere’’ arte per Bodini consiste nell’approfondimento e nella raffigurazione dell’uomo con tutta la sua storia, complessa ed esistenziale.
L’arte di Bodini è un’arte espressionistica che presenta ciò che vede l’occhio dello spirito e dell'animo, non quello fisico del nostro corpo. Infatti, per Bodini la “verità” non coincide con il “verismo” e nemmeno con il “naturalismo”. Se mai queste due posizioni vengono assunte da Bodini come punto di partenza per giungere alla forma artistica finale, vengono usate come materia grezza da elaborare, da distillare, da tradurre in sensazioni plastiche scultoree attraverso arte e mestiere: grande arte ed alto, sudatissimo mestiere.

L'artista

Floriano Bodini è nato a Gemonio, in provincia di Varese, nel 1933. Dopo il Liceo artistico, studia a Milano con Francesco Messina all’Accademia di Brera. La sua prima mostra è del 1958, con presentazione di Giuseppe Guerreschi.
Nel 1965, a cura di Luciano Bianciardi e Duilio Morosini, esce a Milano la sua prima monografia. Dopo il 1968, la sua opera è conosciuta e apprezzata nei principali paesi europei, riscuotendo un largo successo da parte della critica. Allo stesso modo, in Italia il suo lavoro riscuote, da questa data in avanti, un vivo interesse.
Di rilevantissima importanza è anche la sua opera grafica di cui nel 1973 esce il catalogo generale “Un diario spietato’ a cura di Enzo Fabiani.
Verso il ’70, dopo il legno e il bronzo, Bodini si cimenta anche col marmo, lavorando negli studi di Carrara, trovando nella nuova materia particolari suggestioni plastiche. Nel 1977 gli viene conferito, dall'Accademia Nazionale di S. Luca, il Premio Presidente della Repubblica per la Scultura. Dal 1954 al 1977 insegna figura modellata al liceo artistico di Brera.
Nel 1977 gli viene assegnata la Cattedra di Tecnologia del Marmo all’Accademia di Brera, e nel 1978 la Cattedra di Scultura all’Accademia di Carrara. 
Nel 1999 viene inaugurato il Museo Civico Floriano Bodini, con una donazione di opere sue e di suoi contemporanei e un’ingente collezione di libri. Scompare il 2 luglio 2005 a Milano.