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FASHION REPORT

Da ALFA a MISSONI

16 luglio 2023–21 gennaio 2024

La mostra

Nel 1966 Ottavio e Rosita Missoni presentano la prima sfilata MISSONI al Teatro Gerolamo di Milano con la giovane stilista francese Emmanuelle Khanh. È una collezione di rottura rispetto agli schemi tradizionali dell’uso della maglia, che per la prima volta viene utilizzata come un tessuto per realizzare capi pratici e comodi per ogni occasione. È l’avvento del prêt-à-porter italiano: nel 1967 la prima copertina su Arianna, di cui Anna Piaggi era redattrice moda con Anna Riva, e nel 1968 la prima cover internazionale su Elle Francia
Mentre Rosita ottiene i primi riconoscimenti nella moda internazionale, Ottavio prosegue la sperimentazione con le macchine da maglieria. Dai tessuti di maglia a righe evolve verso grafiche più complesse come greche e zigzag. Nel 1968 una copertina di Grazia presenta lo zigzag multicolore Missoni che nell’immaginario collettivo diventerà l’elemento emblematico della Maison. Quello tra Rosita e Ottavio è un connubio vincente. Lo stesso anno la celebre direttrice di Vogue America Diana Vreeland vede le loro creazioni a Roma e li invita a New York, dove nel 1970 presenteranno le loro collezioni ai  buyers più importanti e alla redazione di Vogue al completo. La stessa Vreeland dirà di loro: “These people are geniuses!”. Nel 1970 i Missoni rompono ancora gli schemi presentando a Firenze una collezione di grandissimo successo dando il via a una nuova interpretazione grafica di vestire la donna e anche l’uomo. Si afferma lo Stile Missoni che gli Americani battezzeranno ‘put-together’, per il quale nel 1973 ottengono il Neiman Marcus Fashion Award, l’Oscar della Moda. 


Nel 1978, in occasione del 25° anno di attività dei Missoni, Alfa Castaldi rende loro omaggio con un lavoro di ristampa di 22 immagini scelte da servizi fotografici di moda da lui realizzati in studio tra il 1967 e il 1970, documentando di fatto le prime affermazioni dello Stile Missoni: le prime sperimentazioni di maglie-tessuto e jacquard, di lavorazioni a rete e zigzag, esperimenti con tinture di filati fiammati, di jersey stampati e floccati nude-look.

 

Considerato tra i padri della fotografia di moda italiana, Alfa Castaldi (pseudonimo di Alfonso Castaldi, 1926 - 1995) fa parte di quel gruppo di creativi che hanno documentato la trasformazione della vita culturale italiana negli anni Sessanta e l’affermazione nel mondo del made in Italy. 
Frequentatore a Milano del mitico bar Giamaica, alla metà degli anni Cinquanta inizia l’attività di fotografo documentando le nuove espressioni artistiche, gli scrittori, i personaggi del cinema e della cultura in senso ampio. Nel 1958 incontra Anna Piaggi, giornalista e redattrice di moda, con la quale si sposa a New York nel 1962. Proprio grazie a lei Alfa conosce Ottavio e Rosita Missoni, tra i principali pionieri del pret-à-porter italiano, e inizia a fotografare le loro creazioni. Le sue opere eleganti e spontanee allo stesso tempo entreranno a far parte degli annali della fotografia italiana e internazionale.


Crediti fotogafici: Archivio Alfa Castaldi

 

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