ANDREA PEÑA | PERFORMANCE SITE-SPECIFIC
Finissage mostra Atto Unico. Premio Gallarate 1950-2025
05 ottobre 2025–05 ottobre 2025
PERFORMANCE SITE-SPECIFIC
di Andrea Peña
DOMENICA 5 OTTOBRE 2025 ORE 16.00
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria a questo link
In occasione del finissage della mostra Atto Unico. Premio Gallarate 1950-2025
La pratica di Andrea Peña è riconosciuta per l’intersezione tra coreografia e design, dove corpo, materialità e tecnologia convergono per costruire universi immersivi. Radicato nella sua formazione in design industriale e informato dalla sua ascendenza indigena colombiano-Muisca, il suo lavoro coinvolge il corpo sia come materiale che come agente. Attraverso sistemi coreografici che abbracciano l’ibridità, interroga le tensioni tra organico e costruito, tra individuo e collettivo, generando spazi che non cercano una risoluzione, ma si aprono piuttosto a stati di divenire.
In questa performance, Peña esplora l’interazione tra corpo e materialità, avvicinandosi agli oggetti come agenti materiali attivi. Ispirandosi alla visione indigena Muisca, secondo cui umani e oggetti sono egualmente esseri viventi, il lavoro si sviluppa come un’archeologia contemporanea del corpo e dell’oggetto. Si apre così un terreno in cui corpi umani e non umani si incontrano, si intrecciano e generano nuovi luoghi di relazione.
Indossando un completo da motocross — emblema di velocità, protezione ed eccesso — l’artista ne mette alla prova le capacità in rapporto con la materialità, testandone i limiti attraverso frizione e reciprocità. In questi incontri, corpo e oggetto scivolano in zone in cui le distinzioni si confondono, permettendo che emerga la possibilità di diventare uno.
La performance avrà luogo proprio nelle sale espositive, dove Peña entrerà in dialogo con alcune delle opere esposte - La sepoltura di Adamo di Luigi Presicce, Made in Italy di Marzia Migliora e La stanza rossa di Rossella Biscotti.
L'evento è parte del festival MILANoLTRE che, per la sua 39ª edizione si concentra sul corpo come spazio di relazione e trasformazione, attraverso il focus curatoriale Bodies in Between.